Il progetto dell’Atelier Bebrél nasce con la finalità di rispondere al bisogno di inclusione lavorativa di persone in difficoltà temporanea, all’interno di un progetto di economica circolare. In particolare, svolge lavoro sartoriale conto terzi e promuove una linea di abbigliamento e accessori ideata a partire da scarti tessili. Dal 2020, anno della sua apertura, si è fatto conoscere grazie al lavoro sartoriale e alla vendita dei prodotti Bebrél.

La qualità del lavoro svolto in laboratorio è stata riconosciuta e apprezzata così che ora sono diversi i privati che commissionano lavoro in forma continuativa. Si tratta di lavori che necessitano di competenze modellistiche e di sarte con esperienza, ma che permettono allo stesso tempo, alle sarte in formazione, di apprendere il lavoro a 360°: costruzione del modello, scelta del tessuto, taglio, confezione, rifiniture e stiro, impiegando diverse tipologie di macchine industriali. Scegliere di lavorare conto terzi permette di stabilizzare le entrate e il fatturato ma comporta la creazione di un vero e proprio laboratorio di confezione, con diverse sfide.

Alla luce di tali sfide l’Atelier sta affrontando un percorso di crescita del laboratorio che necessita ancora un periodo di investimento sia in termini di strumentazione che di personale, ad oggi non completamente formato per lavorare in un laboratorio di confezione con un’organizzazione ed un’impostazione tali da permettere un’efficiente ottimizzazione dei tempi e dei costi.

Una volontaria di Punto Missione ex responsabile di linee di produzione sartoriale per grandi case di moda italiane, sta accompagnando questo processo di crescita supportando il laboratorio nella programmazione del lavoro, nella gestione dei tempi, nel controllo della qualità, nella gestione delle richieste tecniche dei clienti e nello studio dei prodotti a marchio Bebrel.

Al momento sono quattro le lavoranti: una modellista coordinatrice, due sarte con esperienza ed una tirocinante. Infine, i primi giorni di settembre si è aggiunto un ragazzo della Costa D’avorio, in accoglienza presso gli alloggi di Punto Missione con la moglie e il bambino neonato, già sarto nel proprio paese e attualmente richiedente asilo. È stato inserito in Atelier all’interno del suo percorso di autonomia.

Parallelamente continuano i corsi di formazione promossi dall’Atelier. Nel corso del 2022/2023 è stata effettuata la terza edizione del corso base e avanzato, per un totale di 80 ore, che ha visto una grande partecipazione, anche grazie alle agevolazioni per persone disoccupate. Il 90% ha concluso ottenendo il diploma di Taglio e cucito. Il corso ha permesso all’Atelier di farsi conoscere nel territorio e ha dato la possibilità a due corsiste di effettuare uno stage.  Nel mese di novembre 2023 partirà una nuova edizione, in collaborazione con il Comune di Rodengo Saiano, con agevolazioni a persone disoccupate e/o under 35.  

PROSSIME SFIDE PER IL 2024?

Ottimizzare l’organizzazione del laboratorio

Formare il personale nel programmare adeguatamente i tempi di lavoro, controllare la qualità secondo gli standard richiesti, gestire la fornitura di materiale, monitorare e valutare i progressi del personale in formazione.

Potenziare le attrezzature del laboratorio

Acquistare un paio di macchine, che effettuano cuciture specifiche, necessarie per sveltire il lavoro e ridurre i tempi.

Potenziare la linea di riciclo creativo Bebrél 

Investire nella ricerca e sperimentazione di nuove creazioni, a partire da tessuti e materiali di riciclo.

Grazie

Silvia Daminelli
Referente Ufficio Progettazione di Punto Missione

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